MONTE CROCE E MASSA DEL TURLO, PIANO B DEL PIANO C
Escursione di ripiego scappando dal vento, dalle nubi e dalla neve...
Anche questo fine settimana denso di varianti in corso d'opera. Si doveva andare al sempione, ma poi visto che il cielo non era dei migliori e soprattutto il vento, ripieghiamo in bassa ossola. Ma anche qui gli ultimi aggiornamenti ci davano una alta valle bella al primo mattino e successivamente rapido peggioramento del meteo nel corso della mattinata e primo pomeriggio. Che fare? guardiamo bene perchè forse in zona lago d'Orta questa volta va meglio.
Oggi sono con un esile gruppetto, dopo il pienone del giorno prima oggi siamo più in ridotta anche a causa della assenza della mitica Dacia Blu che in questi giorni è ricoverata dal carrozziere.
Così dopo una colazione in pasticceria, ci ritroviamo a salire l'erta strada delle Quarne e successivamente l'ertissima strada della Camasca. Boh eddove siamo! va beh mettiamo il navigatore perchè mi perdo facilmente sulle strade... sui sentieri no ma sulle strade ho qualche problema! sarà la giovinezza.
Intanto eccoci alla Camasca mentre il cielo è inscì e inscià ma il panorama è ancora buono. Ci incamminiamo nel grazioso bosco di faggi lungo una strada che ho battezzato degli innamorati perchè è il classico passeggio pre camporella nel bosco... lasciate le battute sarcastiche e maliziose dopo il bel boschetto inizia il bel cespuglietto che inizia a rampegare verso la cima
Oggi ho messo troppe varianti, il percorso doveva essere più sempliciotto, ma quando sei in zona prealpina i pendii sono sempre piuttosto diretti. Comunque sia dopo qualche sbuffo e un non so come vestirmi siamo sulla cimetta del Monte Croce, in tempo per la pausa di mezza mattina, mentre il Monte Rosa inizia a celarsi dietro alle nubi
Foto di rito, visto che è una vetta e dopo una pausa snack tra avventori della cima e runner che si allenano, riprendiamo il nostro cammino lungo sentieri più solitari. La cresta prosegue comoda e larga fino alla bassa, un piccolo colletto dove si apre il paesaggio bucolico della Valle Strona. Ora tocca risalire in traverso lungo il fiando della Mazza, che però è davvero una mazza! Il sottoscritto aveva rimosso che questo traverso è lunghetto e un po' ravanoso, sul ripido fianco della montagna. Mannaggia mi ricordavo più cresta. I miei prodi escursionisti non si fanno intimorire da codesta ravanosità e così dopo il ravanage ci ritroviamo di nuovo sulla bella sella erbosa dove si vede la meta finale, mentre il Monte Rosa e le cime di Devero e compagnia bella si sono nascoste tra le nubi che arrivano da nord.
Ora un ultimo e ripido strappo ci porta sulla cima dove troviamo altri avventori di giornata saliti dalla Valsesia. Siamo a confine tra la Val Strona e la bassa Valsesia e a pochi passi dal Lago d'Orta. Qui ci accucciamo al riparo dall'aria decisamente troppo fredda per essere il mese di Settembre e ci mangiamo i nostri pranzi frugali, chi i biscotti, chi il panozzo chi i pavesini.... chi sarà mai quello che ci mangia i pavesini???
Le nuvole iniziano ad arrivare, meglio scendere! Ripercorriamo lo stesso itinerario, la discesina ripida dalla cima, il ravanoso traverso ed infine andiamo in esplorazione per sentieri più remoti, talmente remoti che non si trovano o meglio appaiono e poi scompaiono, alla fine dopo il passaggio per un grazioso e bucolico alpeggio e una bella cappelletta
Ci ricongiungiamo con la strada delle coppiette nel bosco concludendo la nostra giornata di montagna, scampata dalle nubi e dal vento. Cosa manca? Beh scendiamo a Omegna, visto che è tornato il sole, andiamo a fare pausa bar nella movida Omegnese.
Grazie a tutti per aver partecipato, la prossima volta prometto un piano B meno ravanoso se la montagna ce lo consentirà.