UN NEBBIOSO LEMA E PONCIONE DI BRENO
Un bellissimo anello tra alpeggi, creste e una fumosa visione del lago
Il meteo la dava buona: verso le 11.00 avremmo avuto sole, quindi saliamo a Luino con calma, ci prendiamo un caffè e raggiungiamo un già semi affollato Alpe Pradecolo. Alla faccia dell'evitare assemblamenti, qui mi sembra proprio che sarà difficile. Noto che nelle ultime uscite è sempre più difficile rispettare i canoni imposti. Purtroppo la vita sociale ci porta ad avere distanze ravvicininate, ma in ogni caso il metro è facile, ma i tre metri cominciano ad essere più difficili. Purtroppo molta gente non si preoccupa di indossare la mascherina o per lo meno di coprirsi naso e bocca quando incrociano altri escursionisti. Seppur da alcuni viene contestato come inutile è comunque un gesto di cortesia verso il prossimo.
Considerazioni a parte faccio un vloce consulto meteopatico e decido di fare l'anello al contrario così andiamo contro corrente ma soprattutto ci spariamo il traversone nel bosco intanto che c'è nebbia e poi risaliamo in cima nella speranza che le nubi si diradano.
Girando e rigirando ci ammiriamo la bella e fresca faggeta anzi la definirei molto fresca. Ci copriamo per benino l'aria è freschina ma le suggestioni fumose e nebbiose del bosco sono magiche e ci pensano loro a scaldarci.
Nel bosco troviamo qualche famigliola, qualche gruppetto di "gggiovani" già mezzi stanchi, e cerchiamo di avanzare lasciandoceli alle spalle, così avremo il bosco tutto per noi. Intanto ci godiamo qualche apertura, ma il cielo ha sempre la serranda abbassata
Passiamo la bella chiesetta e siamo nello splendido alpeggio dell'Alpone, peccato per il cielo nebbioso, ma il luogo è incantevole ed invita alla sosta.
Tra i vari cartelli escursionistici con le varie indicazioni ce nè uno spaventa il micro gruppo e recita: "Monte Lema 2h". Vedo gli sguardi perplessi e sento deglutire pesantemente: "Ma noi dobbiamo andare li?" La risposta è sì ma noi ci mettiamo almeno la metà! Ti basta andare 50 metri più avanti e il cartello magicamente si sdoppia e ci da due alternative! noi ovviamente prendiamo quella breve. Risaliamo l'erto bosco di faggi che ci porta a contornare il confine Elvetico, ogni tanto il piede scappa in svizzera ma siamo sul confine.
Tra una bella salita nel bosco e un traverso immerso nei rododendri raggiungiamo il panoramico Poncione di Beno, decisamente meno trafficato del Monte Lema. Qui ci ritagliamo il nostro angolino culinario e attendiamo che il sole si faccia strada, ma è ancora abbastanza timido.
Mentre la folla di escursionisti si appresta ad abbandonare la cima del Lema, noi saliamo, svalicando di qualche metro in svizzera, d'altronde il sentiero passa di li. Di svizzeri neanche l'ombra, di italiani tanti, fin troppi! però ci mettiamo da parte e ci scattiamo la consueta foto di gruppo.
Nella discesa finalmente il cielo inizia a regalarci qualche scorcio e la vista sul Lago Maggiore diventa sempre più ampia e si inizia a intravedere anche la sponda piemontese.
Cosa succede con un gruppo di sole donne? le foto di rito appena visto un faggio interessante! Chi si sdraia tra le sue braccia
Chi sceglie una posa più composta
Così dopo il book fotografico scendiamo a valle felici di una nuova e divertente giornata di montagna.