UNA VALMALENCO CON I FIOCCHI
Due giorni tra ghiacci e pietre magnifiche
Luglio è il mese dei trekking e delle giornate lunghe quindi occorre aprofittare per fare dei bei trekking lunghi e appaganti. Noi questo fine settimana con un bel gruppo ci siamo infilati nella stupenda Valmalenco dove il Bernina fa da capolino con i suoi 4050 m. La consuetudine della colazione prima di salire in valle rompe il ghiaccio tra facce già viste e facce nuove sgranocchiando brioches alla crema e bevendo cappuccino. La valle non è lontana ma la strada è lunga e tortuosa quindi meglio non coccolarsi troppo tra brioches fresce e pasticcini.
Dopo qualche tornante sportivo eccoci a Campo Moro con il suo parcheggio già affollato di escursionisti e presunti tali che si apprestano ad accalcare gli alti sentieri del Bernina.
Noi con il nostro fardello di due giorni risaliamo il bel sentiero tra i larici per raggiungere il rifugio
Difatti eccolo in lontananza ma meglio non guardare dove si trova, così si avverte meno la fatica!
Tra un fiore e l'altro si inizia a parlare di cibo, chissà poi perchè! ma oggi il pranzo è uno sgranocchiare qualcosa perchè l'obbiettivo è un'altro... la cima! il giro più lungo ma più godereccio lo lasciamo per il giorno successivo.
Così tra qualche tornante sbuffante, una occhiata di sole e una folata di vento raggiungiamo l'agognato rifugio dove ci riposiamo qualche decina di minuti prima di intraprendere la ripida salita che ci porterà sulla cima delle Forbici.
Ma la cima mica la saliamo con zaini pesanti e attrezzature da hard trekking! Zaino leggero e via lungo il ripido sentiero pietroso della cima delle forbici
Così con il bel gruppetto odierno eccoci arrivare sulla cima delle Forbici e qualcuno tenta di pucciare il dito nel lago sottostante per sentire se l'acqua ha la temperatura giusta per un bagnetto
Mentre nel frattempo qualcuno si gode il panorama, un po' nuvoloso ma sempre suggestivo perchè osservare il mondo dall'alto è sempre straordinario
Poi facciamoci anche un giro al bel laghetto delle forbici
Poi arriva sera, la sistemazione in rifugio, siamo tutti nella stessa camerata e dai discorsi seri si passa a presunte suore laiche, gente che abbocca come un pesce affamato... tre quelli c'è anche il sottoscritto! Poi si cena, un po' dietetica ma buona ma hanno recuperato sul finale con il genepì nei bicchierini di cioccolato, poi il partitone a scala 40 e per gentile concessione abbiamo avuto anche l'escursionista massaggiatrice che ci ha rinvigorito la schiena prima di andare a nanna mentre fuori imperversa il temporale e la pioggia. Che dire una bella serata!
Driinn svegliaaaa che fuori è nuvolo! Mannaggia ci aspettavamo un cielo più aperto, ma non importa perchè comunque sappiamo che di li a poco si sarebbe rasserenato di più, andiamo a fare due foto al Bernina semi nascosto prima di andare dalla parte opposta
Poi via lungo il pietroso sentiero dove con qualche difficoltà e un metti il piede li, salta di qua, agguanta quella roccia raggiungiamo la forcella
Poi scendiamo per un sentiero più comodo raggiungendo una bellissima zona umida che anticipa l'arrivo all'alpeggio con il doveroso acquisto di formaggio
Visto che è presto ci concediamo un veloce pranzo
Però sopra le nostre teste le nuvole sembra che si stiano addensando sempre di più e di sicuro preferiamo la doccia di casa da quella all'aria aperta e fresca di montagna. Con i Taroz che navigano a vista nello stomaco ci rimettiamo in cammino, ma le nuvole ci fanno gli scherzi e dopo meno di dieci minuti che camminiamo iniziano ad allontanarsi di nuovo facendo uscire un bel sole!
Va beh allora prendiamocela comoda! quindi passiamo in rassegna di cascate meravigliose, splendide fioriture di achillea moscata, slurp, e dell'Alpe Gembrè dove è meglio non sedersi sulle panche del grazioso alpe!
Ma siccome siamo ingordi di alpeggi facciamo anche una capatina in Val Poschiavina, dove la rima è anche carina!
Infine scendiamo per la noiosa strada poderale del lago dove il gruppo inizia a scomporsi, chi ha fretta della birra, chi ha i piedi che fumano, chi pensa di perdere il treno che tanto fino a li non arriva... fatto sta che le chiavi della macchina le ho io!
E il temporale che doveva arrivare? più che il temporale è arrivato un bel sole caldo... mannaggia potevamo digerire meglio i taroz!