UN SABATO DA PIZZO DI GINO
Una bella salita nella bucolica Val Cavargna
Hei Gino tira su il sidel! Quando sento parlare di questa cima mi viene in mente un remake in dialetto lombardo di una famosa canzone dei Pink Floid! Invece qua parliamo di una signora cima dove il panorama è straordinario, nubi permettendo. Oggi con un bel gruppetto gggiovane ci dirigiamo in quel della Val Cavargna alla ricerca di un po' di dislivello ed un po' di pendenza.
Il fine settimana promette bene, tutti gli escursionisti di oggi sono in anticipo e quindi partiamo in anticipo ed essendo in anticipo ci possiamo permettere un anticipo sulla colazione che ci permette di allungare alla nota pasticceria comasca. Dopo tutto questo giro di anticipi ecco la lauta colazione:
Pieni come Krafen raggiungiamo la Val Cavargna dove il sottoscritto sbaglia strada portando i malcapitati escursionisti lungo un antico percorso del Camel Trophy! Ma per fortuna riusciamo a fare retrofront e raggiungere la retta... o quasi.. via. Così scarponi ai piedi partiamo lungo i bei crinali valcavargnini
La strada per l'alpe è lunga ed un po' noiosetta ma il panorama compensa
Ci avviciniamo all'alpe e davanti a noi si apre il Pizzo di Gino con il suo bel crestone
Prima della salita effettuiamo il lungo traverso dove sono presenti qua e la le tracce e i resti delle trincee della Linea Cadorna che rendono interessante la salita
Si iniza a salire decisi, qui il sentiero è quasi da ginocchia in bocca
In prossimità della cima le nebbie ci avvolgono, che strano? quest'anno non abbiamo mai visto una nuvola!
Ma per fortuna la nostra meta è al sole
E cima sia! La sua parte sommitale è abbastanza ampia, ma oggi c'è un po' di gente in cima e ci ritagliamo un angolino per il pranzo. Osservo la cresta sul versante opposto che è pulita non c'è neve, ma le nubi e le nebbie continuano a salire chiudendo la visuale. In salita sarebbe stata più facile ma l'incognita neve mi ha consigliato di non affrontarla e in discesa avrebbe potuto crearci qualche problema di orientamento. Quindi la saggia decisione di scendere dal versante di salita che comunque ha il suo bel perchè.
Così dopo il rituale della foto di gruppo in vetta e le nebbie che avvolgevano la cima iniziamo la nostra discesa tra i primi fiori del disgelo... le soldanelle
Il percorso lo conosciamo, il finale è come sempre davanti ad una buona birra per fare quattro chiacchiere prima di scendere a valle
Grazie al bel gruppetto di oggi per aver partecipato e complimenti per la salita, come sempre tutti in gamba