UN BREITHORN UN PO' SFORTUNATO!
Giornata dalle mille più una!
Non tutte le ciambelle escono con il buco e oggi la sfornata è stata un po' sottotono sia per l'orario di partenza, sia per l'affollamento della nota Cervinia che ci ha fatto partire molto tardi e sia per qualche imprevisto causato dalle nubi che si sono addensate nella parte alta creando qualche problema di orientamento in discesa.
Ma andiamo per ordine, raggiungiamo una Cervinia da week-end di Pasqua e la risalita con gli impianti è stata una "passeggiata di salute" tra sciatori, sciatori muniti di caso, sciatori muniti di casco con telefonino infilato.... orribile!
Dopo qualche sgomitata e calpestamento di piedi riusciamo a poggiare i nostri scarponi ciaspolati sul ghiacciaio e finalmente si cammina. La risalita in quota con gli impianti si fa sentire, sia le tempie e sia i muscoli pompano come un diesel impazzito al minimo movimento, ma il morale è alto
Il Cervino ha l'immancabile cappello
Sali di qui, taglia di la ma non troppo perchè siamo sempre su un ghiacciaio raggiungiamo la parte alta dove si entra nel vivo della salita
Dove i vari 4000 del Monte Rosa si mostrano fieri
Qui purtroppo qualcuno decide di gettare la spugna, in effetti sembra banale ma la quota gioca brutti scherzi e quando il corpo dice no è no! Quindi dopo aver lasciato continuare il resto del gruppo con la guida alpina per la risalita verso la vetta, noi scendiamo! Nel frattempo nel giro di pochi minuti siamo avvolti dalle dense nubi, il vento inizia a caricare e un leggero nevischio scende coprendo e confondendo le tracce e la barba di qualcuno!
Immagina una nebbia densa, talmente densa che si taglia con il coltello, aggiungi una piana innevata senza punti di riferimento e aggiungi che non si vede proprio a un palmo dal naso! La situazione non è facile ma con calma si fa tutto. In questi casi bisogna lavorare di "memoria" o meglio ancora "usciamo il GPS che lo giro!" e con un occhio alla neve ed uno allo schermo del GPS ritroviamo le retta via verso le piste annebbiate... magra consolazione ma almeno siamo in un posto noto. Qui la discesa è rapida e in poco più di mezz'ora raggiungiamo le funivie. Nel frattempo il resto del gruppo raggiunge la cima e la prima domanda che pongo con la radiolina è: "Vedete qualcosa?" La risposta segue ventosa e disturbata da altre persone che parlano: "Nebbia"!
La foto: potrebbero essere anche in cima all'everest?
Proprio a causa della fitta nebbia, il rientro per loro è stato piuttosto tormentato e complice la stanchezza ci sono stati un po' di disorientamenti sulla ricerca del percorso ma alla fine riescono anche loro, dopo qualche vano tentativo, a trovare la strada giusta, purtroppo in ritardo per prendere la funivia.
Rime a parte, la lunga discesa li ha provati e ci è voluta una abbondante polenta concia per recuperare le forze.
Ecco parte del gruppetto.