Nel vallone delle Cime Bianche tra paesaggi e dislivelli
Oggi siamo andati a scoprire un angolo di Valle d'Aosta con una escursione dal dislivello serio in un ambiente stupendo e di grande fascino. Il gruppo di oggi tutto milanese o quasi era di buona gamba e così nel tentativo di risparmiare qualche euro della mangiatrice di euro della Milano Torino e della Torino Aosta ci imbattiamo in trattori, camper, apecar, ciclisti, bus e camioncini vari che ci fanno ritardare di una mezz'ora. Mannaggia a loro.... le autostrade care ovviamente!
Comunque sia riusciamo a raggiungere una affollata Saint Jacques già blindata dall'invasione delle canoniche vacanze italiche dove ci tocca smazzarci anche un tratto di asfalto... per fortuna in ombra e al fresco del torrente.
Così dopo il consueto spiegone di introduzione questa volta sintetico, iniziamo la nostra marcia verso l'alto dribblando le flotte di "escursionisti", ergo Merenderos, che si accingono a conquistare le sponde del Lago Blu per la loro sana e invitante giornata di pic nic spaparanzati al sole che di questi tempi è peggio del forno a micro onde. Prendo in giro il merenderos ma è sempre meglio del centro commerciale e del divano.... almeno questa è una attività sana!
Così deviato il percorso verso rotte meno affollate eccoci nel Vallone delle Cime Bianche!
La giornata è discretamente fresca o meglio dire con temperature più nella norma o meglio dire ancora, calde rispetto allo standard ma meno delle settimane precedenti!
Prendiamo fiato, beviamo, smangiucchiamo e riprendiamo a salire gli erti pendii erbosi fino a giungere alla splendida piana. Qui prendiamo il sentierino più ameno e stretto che ci sbatte contro la bastionata di roccia e ghiaccio della Gobba di Rollin. Ma non è che è così vicina, dobbiamo ancora smazzarci un bel dislivello.
Intanto cerco di non far notare subito dove è posizionato il bivacco, prima che mi scappano tutti e devo usare la tattica dell'emerita guida: "sembra lontano, ma è più vicino di quanto si pensi, è solo una illusione ottica!"
Ma il gruppetto di oggi è di buona gamba e con le giuste pause misurate e un ritmo costante arriveremo tutti.
Sali, sali, sali e sali minerali raggiungiamo il tratto di percorso EE, non difficile e non esposto ma lo sfasciume e le roccette destano sempre un po' di preoccupazione. Però questo è il bello della montagna e quando si appoggiano le mani sulla nuda roccia si ha un senso di rinascita e di vitalità! Allora qui iniziamo ad arrancare a sfiatare a far fatica. Qualche consiglio su come affrontare le rocce e il gioco è fatto. Qualcuno pensa di abbandonare qui! Ma scherziamo mancano meno di 100 m! Dai una piccola pausa ristoratrice e vedrai che ci arrivi e così sfasciumiamo sugli sfasciumi!
Tra una roccia e l'altra siamo sotto il bivacco: "ma dovè? non si vede!", "il bivacco c'è ma lo vedremo all'ultimo!" Così sali, arrampica, salta una roccia, fai una giravolta, falla un'altra volta, guarda in giù e ora guarda in sù!
Il bivacco è li e noi ci siamo, gli ultimi sforzi e ci concediamo la meritata pausa al cospetto del ghiacciaio del Rollin che ogni tanto si fa sentire con qualche crollo, ma la ciliegina sulla torta sono gli abitanti di questo luogo che senza macchia e senza paura ci vengono a trovare e si lasciano pure fotografare in pose artistiche.
Direi che oggi stiamo facendo il pieno di bellezza! Il meteo lascia passare nubi, un basso rischio di acquazzoni è presente ma per ora direi che sono semplici e innoque nubi che ci lasciano i panorami e pure al fresco senza farci patire il caldo!
Ora scendiamo, di nuovo dallo stesso percorso tra sfasciumi e facili saltini di roccia e poi giù per il bel sentiero per poi prendere una deviazione che ci porta a fare un percorso alternativo di discesa passando per uno splendido e selvaggio valloncello che ci deposita dritti dritti nella Highway del Lago Blu dove dribblando gli escursionisti di ritorno dalle pennichelle sul prato torniamo a Saint Jacques per uno spritz, patatine, mocetta e prosciutto! Direi una bella conclusione di giornata!
Grazie a tutti per aver partecipato e complimenti per la vostra "performance" 1200 m di dislivello e non sentirli! forse.... però bravi!
Alle prossime avventure