TREGGIN TONIC E ROCCAGRANDE

Una splendida escursione ad anello sulle alture di Sestri Levante
Posso ufficialmente dire che la Liguria così come l'Appennino sono semplicemente favolosi. Se prima era una mia sensazione personale capisco che sempre più persone quando li porto a scoprire questi luoghi ne rimangono affascinati dalla bellezza.
Oggi complice un meteo spettacolare a parte il vento che a volte era davvero forte, siamo stati nell'entroterra di Sestri Levante. Il gruppo eterogeneo a parte i nomi perchè se chiamavi un Giovanni si giravano in tre, se chiamavi Alessandra si giravano in due e via così. Ma oggi avevamo più o meno tutte o quasi le generazioni da: Quei meravigliosi anni 70 e forse anche prima, passando per gli '80, i Millenials ed infine i Centennials!
Uno spaccato sociale incredibile, però quando hai uno zaino sulle spalle e devi salire una montanga siamo tutti uguali... andiamo a faticare!
Ritrovo in quel di Casarza Ligure e dopo la colazione e l'acquisto focacce via che si parte!
In primis il gruppo di oggi pare piuttosto Tonic e il Treggin lo battezzo come tregin tonic! Abbiamo una prima parte tranquilla nel fresco boschetto ligure. Oggi è una di quelle giornate in cui se ti spogli fa fresco, se ti copri fa caldo e non sai mai come metterti.
Passiamo dal boschetto alla macchia e qui ci diamo davvero alla macchia, perchè il sentiero è piuttosto ricco di vegetazione e noi camminiamo a modi cinghiali alla riscossa
Un po di sano ravano ci vuole, daltronde se vogliamo stare nella natura... I mei prodi escursionisti comunque se la cavano alla grande e non vedo tentennamenti. Così c'è anche il tempo per qualche riconoscimento di piante: un Pino nero, un Pino Grigio, un rosato... ma che mica si beve qui... però il Pino Nero esiste e lo scopriamo ma qui ci sono diversi Pini Marittimi, siamo al mare!
Finito il ravano e il roviano con tanto di ferite di guerra siamo sul crinale, di fronte a noi il Monte Porcile e sullo sfondo il Parco dell'Aveto ma di fronte a noi anche il vento che spazza via ogni cosa! per fortuna che la maggior parte del percorso rimane al riparo!
Dopo qualche foto e dopo aver riconosciuto in lontananza le prime cime della Toscana con le Alpi Apuane, ci spostiamo sotto vento e via che percorriamo la comoda e facile strada di crinale fino a scoprire il piccolo laghetto di Bargone con la sua interessante storia naturalistica.
Dal Lago la vista sul mare e su Sestri è magnifica. Se aguzziamo bene la vista oggi riusciamo a vedere l'Isola di Capraia, mentre la Corsica questa volta rimane coperta dalla foschia all'orizzonte.
L'ora di pranzo è giunta ma siamo in pieno crinale, la decisione saggia è quella di salire subito la prima cima della giornata e poi scendere al piccolo rifugetto del Treggin dove sicuramente saremo al riparo dal vento e ben esposti al sole.
Così via con la prima vetta
Poi una bella discesa
e raggiungiamo il piccolo rifugio dove ci possiamo accomodare per il pranzo frugale e la colomba pasquale. Oggi è Pasqua signori!
Ci riposiamo per benino, uno scambio di auguri e poi siamo già sul pezzo per l'ultima delle salite. Il Monte Treggin con i suoi passaggi più "tecnici" ma sempre facili e divertenti
Anche questa cima è stata salita, il vento sembra essersi calmato e ci possiamo gustare con più calma lo splendido paesaggio che abbiamo davanti a noi.
Ora ancora un ultima fatica, la discesa per il sentiero opposto che ci offre qualche tratto scivoloso ma sempre poco difficile. Poi iniziano i quanto mancherà! i miei dieci minuti non li dico più, ora sono diventati mezz'ora e il tempo è quanto più azzeccato!
Anello concluso e paesaggi davvero suggestivi così come il bel borgo di Bargone con le sue casette colorate dominate dalla possente mole rocciosa del Monte Treggin.
Bravi tutti, bel gruppo, simpatico e allegro e con la gamba giusta. Ora possiamo concederci la birra finale all'orient bar dove era difficile spiegare cos'è una panachè, ma gli stuzzichini sono stati graditi.